SIGHET MISSION
03 Maggio 2019.
Oggi ho potuto vedere un dramma terrificante: ho visitato un posto soprannominato “buco nero”. Siamo nell’Europa dell’est, sul confine romeno-ucraino, non troppo lontani, ma in realtà sembrava di essere in un altro mondo.
Il “buco nero” non è altro che una discarica a cielo aperto di ferraglia e auto dove bambini nudi camminano in mezzo alle macerie, a ferro, merda e vomito di animali.
Nessuna casa.
Nessuna baracca.
Qualche divano qua e là.
Tutto ciò è disumano e per chi non l’ha visto con i propri occhi sarà difficile anche solo da immaginare.
Ho visto questi uomini miserabili, ghettizzati e scacciati perfino dai poveri. Uomini al di sotto del gradino più basso della società, anzi, totalmente al difuori.
Non si può procedere più in basso di così.
Zombie, cadaveri che camminano.
L’odore di marcio, di sangue, di decomposizione che i miei sensi hanno potuto percepire sono la materializzazione di incubi allo stato puro, reali.
A volte si può scorgere una qualche forma di Bellezza, di fervida poesia nella povertà e nell’orrido, ma qui ne siamo ben aldilà; tutto questo è mostruoso anzi, deforme!
E questi incubi hanno quasi sempre come sventurati protagonisti bambini, anche piccolissimi, il cui destino è già segnato alla nascita da schiavitù e violenza.
In quest’incubo c’è una bambina di 10 anni già incinta di 3/4 mesi che scarica del ferro; nel frattempo, di fianco a lei, il padre per nulla preoccupato, la guarda senza aiutarla, seppur scalza ed al freddo di Sighet, tra macerie e vetture che ormai non sono che carcasse abbandonate, proprio come lei.
In quest’incubo ci sono adulti -non ho l’ardire di chiamarli genitori- che schiavizzano i propri figli, li violentano, li picchiano, fino a volte ad ucciderli!
In quest’incubo ho visto una bambina di 3, forse 4 anni, che camminava nuda, incerta nei suoi passi, in mezzo a rottami di ogni tipo, senza una meta, né una baracca, per proteggersi dalla pioggia o dai forti colpi di vento carichi di polvere ed odore di morte e decomposizione; un ragazzo poco più in là, spaccava con una accetta pezzi di detriti in legno, guardandomi ferocemente, difatti cercavo di riprenderlo, abbassando l’obiettivo della mia macchina, non mi sembrava incline alla ragione!
Gli adulti continuano a fare figli con il solo scopo di ricevere un piccolo sussidio dal Governo romeno secondo la triste equazione figli uguale soldi, che loro abbiano un lavoro o meno, che siano in grado di mantenere e crescere questi bambini o no. I bambini diventano così un mero mezzo di guadagno e, una volta esaurito il loro “compito”, vengono lasciati letteralmente marcire in luoghi luridi, senza cibo o vestiti, ed in molti casi senza neppure un riparo.
Alcuni di loro NON VOGLIONO ESSER AIUTATI! Vogliono continuare a vivere in questo modo, ma grazie ad un lavoro costante di alcuni volontari e missionari, si cerca di aiutare questi bambini, anche opponendosi al volere spaventoso dei loro genitori, cercando di regalare loro una nuova vita, di farli rinascere e comprendere che c’è sempre una scelta. C’è sempre il modo di cambiare vita, se si ha il coraggio di accettare un aiuto.
Una vita giusta.
Alex
Ringrazio Time4Life International