Agàpe
Le immagini di Agape sono in gran parte sconosciute, da scoprire, una cura tecnica sicuramente particolare, attenta, microscopica e ancora più INTRATUTERINA, il mio intento intrinseco va ancor più in profondità pur rimanendo in alto, difatti in questo caso, essa non cala necessariamente in tematiche terrene ed esoteriche.
Non tratta immagini oscure, bensì surreali, un viaggio.
Agape è saturo di Amore ed è totalmente da immaginare, la nostra ghiandola pineale lavora in maniera naturale ed essa alimenta il misticismo attraverso le nostre meravigliose sostanze psichedeliche.
La galleria rappresentata, stimola la nostra immaginazione e ne viene subito appagata attraverso un percorso di colori, fluidi, strutture cangianti, taglienti e corposi, solidi, viscidi, morbidi, viscerali; non fatevi ingannare, una conchiglia potrebbe somigliare ad una vagina o anche un petalo di rosa ad un pezzo di vetro oppure ad una testa di topo mozzata e mimetizzata.
Lo spettatore deve forzatamente usare la propria visione, io vi mostro il 30% dell’immagine il rimanente 70% sarete voi a deciderlo.
“Il linguaggio sconosciuto ha sempre attratto la mente umana, attraverso sogni, desideri… Attraverso la mia fotografia, vi lascio la gustosa sensazione di esaudirne quanti di più intensi mai provati, liberi, senza regole.”
Progetto pubblicato su FACE Magazine con la collaborazione di T-Queef – 23 Maggio 2017.
Intervista all’artista a cura di Elena Giorgiana Mirabelli.